8000

8000 metri di vita

Simone Moro

EDITORE: Corbaccio

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2023

GENERE: Sport

TRAMA: 

Un eccezionale exploit fotografico da un gigante dell’alpinismo

Milioni di metri cubi di ghiaccio e roccia, pareti verticali, creste scintillanti che si stagliano nel cielo oltre gli ottomila metri. Sono quattordici le cime che superano questa quota che i fisiologi di tutto il mondo hanno definito come «la zona della morte», dove la sopravvivenza umana è possibile solo per poche interminabili e gelide ore. Tra il 1950 e il 1964 sono state tutte raggiunte, dall’Everest allo Shisha Pangma, e nei decenni successivi l’alpinismo d’altissima quota ha appassionato e coinvolto un numero sempre più grande di scalatori, in stile sempre più leggero e veloce, senza l’uso delle bombole d’ossigeno e persino nella stagione invernale. Ma come mostra in questo libro Simone Moro – autore del più alto numero di prime invernali della storia -, l’avventura non è finita. Pochissimi Ottomila, per esempio, sono stati attraversati, scavalcati da un versante all’altro. Pareti intere di questi giganteschi massicci non sono mai state salite, e tantissime vie aperte nel passato non sono ancora state ripetute.
Nasce proprio da qui l’idea di questo libro fotografico. Per stimolare la fantasia e il colpo d’occhio. Perché per evolvere bisogna conoscere e guardare il mondo intorno a noi, e il mondo alpinistico, soprattutto quello delle nuove e future generazioni, ha bisogno di una sorta di «istantanea» della situazione. 8000 metri di vita è questo: un libro di immagini che stimola l’immaginazione. Di chi cerca di capire dove si può ancora vivere, aprire, realizzare qualcosa di nuovo, e di chi, semplicemente, vuole ammirare, come fossero dipinti, questi colossi stupefacenti e leggere la storia che l’uomo ha cercato di tracciarvi sopra.

SCHEDA DELL’AUTORE/AUTRICE:

moro

Simone Moro è un alpinista, scrittore e aviatore italiano. Salito sulla cima di otto dei quattordici ottomila, detiene il record di maggior numero di ascensioni in prima invernale sugli ottomila con le scalate dello Shisha Pangma, Makalu, Gasherbrum II e Nanga Parbat