I libri vincitori del 58° Premio Selezione Bancarella Sport 2021
I LIBRI VINCITORI DEL 58° PREMIO SELEZIONE BANCARELLA SPORT 2021
Il 17 luglio p.v. a Pontremoli, in Piazza della Repubblica, si assegnerà la cinquantottesima edizione del Premio Bancarella Sport.
Paolo Francia presidente della Commissione di scelta, ed i seguenti componenti della stessa, Giovanni Tarantola, Ignazio Landi, e Giuseppe Benelli in rappresentanza della Fondazione Città del Libro, Roberto Lazzarelli e Angelo Panassi per le Associazioni dei Librai indipendenti, Giacomo Santini per il Panathlon International, Giovanni Bruno, Danilo Di Tommaso, Luigi Ferraiolo, Paolo Liguori, Ivan Zazzaroni, e Xavier Jacobelli, quali rappresentanti delle più importanti testate giornalistiche e televisive, hanno espresso preferenza per i seguenti libri, decretandoli
Vincitori del Premio Selezione Bancarella Sport 2021
- DOLOMITI DA LEGGENDA, scritto da Beppe Conti, edito da Reverdito Editore;
- NON DIRE ADDIO AI SOGNI, scritto da Gigi Riva edito da Mondadori;
- FELICE GIMONDI – Campione nello sport, campione nella vita, scritto da Ildo Serantoni, edito da Bolis Edizioni;
- TUTTO IL MIO CALCIO MINUTO PER MINUTO, scritto da Ezio Luzzi, edito da Baldini+Castoldi;
- DONNE IN BICICLETTA, scritto da Antonella Stelitano, edito da Ediciclo;
- PANINI – Storia di una famiglia e di tante figurine, scritto da Leo Turrini, edito da Minerva.
La selezione non è stata semplice, molti i titoli di grande qualità. Nota caratteristica dell’edizione 2021, la partecipazione di ben 13 titoli sul ciclismo.
I sei finalisti verranno ora sottoposti all’attenta valutazione dei componenti la “Grande Giuria”, ovvero: i librai indipendenti (appartenenti alle due Associazioni organizzatrici dei Premi Bancarella), gli elettori designati dal Panathlon Distretto Italia e le personalità del mondo sportivo e del giornalismo che voteranno tramite scheda elettronica segreta, da recapitarsi al Notaio del Premio, Dottoressa Sara Rivieri.
Il Notaio effettuerà lo spoglio dei voti in seduta pubblica decretando così il Vincitore assoluto della cinquantottesima edizione del Premio Bancarella Sport.
Appuntamento immancabile della serata sarà anche la consegna del premio alla carriera giornalistica, “Bruno Raschi”, che verrà assegnato a Carlo Cavicchi .
Il coordinatore del Premio
Ignazio Landi
Il PREMIO “BRUNO RASCHI”
Il premio “Bruno Raschi” istituito in ricordo ed omaggio a “il Divino”, viene assegnato ogni anno, dal 2005, ad un giornalista che nella sua carriera abbia segnato, innovato, riletto, il modo di fare cronaca sportiva.
Carlo Cavicchi, giornalista e scrittore, da sempre appassionato di motori, è stato Direttore del settimanale Autosprint per 15 anni, poi di SportAutoMoto ed infine Quattroruote fino al 2014.
Ha scritto:
- Alen, Conti Editore, 1988;
- Un leone in Ferrari – Nigel Mansell, Conti Editore, 1990;
- Senna Vero, Conti Editore, 1992;
- La stagione di Formula 1, Autosprint, 1994;
- Destra3 lunga chiude – Quando i rally avevano un’anima, Giorgio Nada Editore, 2016;
- Però lo scoop è mio, Minerva Edizioni, 2018;
- Pregliasco – Lo chiamavano il prete, andava come un diavolo, Giorgio Nada Editore, 2019;
- Senna Inedito, Giorgio Nada Editore, 2019;
- Dentro l’Osca, Minerva Edizioni, 2019;
- Rapiremo Niki Lauda, Minerva Edizioni, 2020.
ALBO D’ORO DEL PREMIO BRUNO RASCHI
2005 – SERGIO ZAVOLI
2006 – ANTONIO GHIRELLI
2007- GIAMPAOLO ORMEZZANO
2008 – CANDIDO CANNAVO’
2009 – BRUNO PIZZUL
2010 – GIANNI MURA
2011 – LEA PERICOLI
2012 – GIANNI MINA’
2013 – MARIO SCONCERTI
2014 – RINO TOMMASI
2015 – GIAMPIERO GALEAZZI
2016 – FEDERICO BUFFA
2017 – CLAUDIO GREGORI
2018 – MASSIMO DE LUCA
2019 – ITALO CUCCI
2020 – BEPPE CONTI
2021 – CARLO CAVICCHI
DOLOMITI DA LEGGENDA, scritto da Beppe Conti, edito da Reverdito Editore;
Le montagne più belle del mondo, le Dolomiti, dichiarate patrimonio dell’umanità, fanno da incomparabile scenario alle grandi imprese dei ciclisti, da quando Gino Bartali nel 1937 sul Rotte le inaugurò al Giro d’Italia. Grandi imprese ma anche splendide rivalità, incredibili retroscena e incandescenti duelli, senza esclusioni di colpi, fra alleanze e ripicche che fanno del ciclismo non solo uno sport ma anche una metafora della vita. Fausto Coppi irresistibile per tutti sul Falzarego e sul Pordoi, Magni che rischia la vita in discesa per sconfiggere quei due giganti. Lo svizzero Koblet in un paio di occasioni più forte dei nostri campionissimi, sul Gardena e sul Sella. Ma anche la vittoria di Gaul nel gelo del Bondone, in una tappa che si doveva annullare e che nasconde grosse irregolarità. L’impresa di Merckx alle Tre Cime di Lavaredo, la più grande della sua inimitabile carriera. Moser danneggiato dagli organizzatori sul S. Pellegrino, i suoi splendidi litigi con Saronni, quei dodici secondi che mancheranno per sempre a Baronchelli, il record di Battaglin. Il tradimento di Roche a Visentini verso Sappada. Bugno troppo generoso sul Pordoi, la spettacolare ascesa di Pantani sul Fedaia e la verità clamorosa sui fatti di Campiglio. Sino agli applausi a Nibali in rosa nella neve alle Tre Cime di Lavaredo. Il tutto ricordando anche la storia, l’arte, la cultura di quei borghi e monti splendidi.
NON DIRE ADDIO AI SOGNI, scritto da Gigi Riva edito da Mondadori;
Sa essere amara la vita in Senegal, se nasci in uno dei suoi tanti paesi spazzati da vento e povertà. Nonostante le difficoltà, però, Amadou è cresciuto circondato dall’affetto della sua famiglia, e ora, a quattordici anni, ha il cuore e la mente gonfi di sogni. Quello più grande riguarda il calcio, e per Amadou è naturale immaginarsi lontano, magari proprio in quell’Europa dove giocano i suoi idoli. E così, quando due procuratori lo avvicinano alla fine di una partita fortunata, affermando che ha tutte le carte in regola per entrare nelle giovanili di una grande équipe francese, Amadou si convince che il suo desiderio stia per avverarsi. Vedono il riscatto a portata di mano anche mamma e papà, perché un figlio in Europa significa più possibilità economiche per tutti, e così nessuno mette in discussione la proposta ricevuta… nemmeno quando i due procuratori chiedono soldi per avviare l’impresa. Amadou ancora non lo sa, ma ad attenderlo all’orizzonte c’è un’odissea in cui tanti suoi coetanei sono naufragati. Toccherà anche a lui la stessa sorte? La strada sembra segnata, ma non c’è ragazzo più forte di quello che non vuole dire addio ai propri sogni.
FELICE GIMONDI – Campione nello sport, campione nella vita, scritto da Ildo Serantoni, edito da Bolis Edizioni;
Questo libro vuole essere un riconoscimento a uno dei più grandi campioni del ciclismo planetario del secondo dopoguerra, sbocciato e impostosi all’attenzione del mondo.
Un doveroso omaggio nei confronti di un uomo che ha saputo essere campione anche nella vita. La vicenda sportiva e umana di Felice Gimondi dimostra, infatti, che lo sport può essere ancora oggi un grande strumento di formazione.
TUTTO IL MIO CALCIO MINUTO PER MINUTO, scritto da Ezio Luzzi, edito da Baldini+Castoldi;
Era un semplice esperimento, una prova in vista delle Olimpiadi di Roma del 1960, eppure il programma radiofonico “Tutto il calcio, minuto per minuto” ha rivoluzionato il modo di vivere le partite. Ezio Luzzi, una delle voci storiche di quella trasmissione, ha raccontato praticamente tutto il calcio italiano: dalle serie minori alla Nazionale. È stato il primo a regalare scoop come l’arrivo di Maradona al Napoli e il primo a informare il mondo sull’attentato alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. Attraverso il suo microfono sono passate le voci di calciatori, allenatori e dirigenti, famosi protagonisti della storia del calcio a ogni livello e sotto ogni latitudine. Ogni domenica, ha fatto compagnia a milioni di italiani intenti ad ascoltare alla radio gli aggiornamenti sulla propria squadra del cuore. Con la stessa passione con cui riusciva a trasportare chiunque dentro lo stadio, per novanta minuti più recupero, oggi Ezio Luzzi, detto anche “il disturbatore” o più semplicemente “Lux”, per la prima volta prende il lettore per mano e lo conduce attraverso oltre mezzo secolo di avventure sportive, interviste, indiscrezioni, aneddoti e piccole e grandi notizie sulla storia dello sport mondiale, facendo sfilare davanti ai suoi occhi le icone del calcio di tutti i tempi.
DONNE IN BICICLETTA, scritto da Antonella Stelitano, edito da Ediciclo;
Grazie a uno scrupoloso lavoro di scavo e ricerca, impreziosito dalle testimonianze dirette delle protagoniste, Antonella Stelitano rende finalmente giustizia all’epopea del ciclismo femminile tricolore, fino a oggi colpevolmente trascurato dalla storiografia nonostante i grandi successi ottenuti sul piano sportivo e sociale. Sì, perché i chilometri percorsi da tante “ragazze sprint” – per anni sbeffeggiate, derise e addirittura insultate per la loro passione – hanno contribuito in maniera determinante non solo ad arricchire il palmarès di medaglie del ciclismo italiano, ma anche ad abbreviare il lungo e faticoso cammino verso l’emancipazione femminile.
PANINI – Storia di una famiglia e di tante figurine, scritto da Leo Turrini, edito da Minerva.
C’era una volta un’Italia che non aveva paura di sognare. L’Italia generosa e coraggiosa della seconda metà del Novecento: un popolo ricco di grandi figure. E anche di magnifiche figurine. Attraverso piccoli rettangoli di carta, la famiglia Panini contribuì a diffondere l’ottimismo nel Paese del Boom. Quattro fratelli e quattro sorelle, nati in povertà, seppero immaginare il futuro, partendo da una piccola edicola. E dalle loro intuizioni, passando da buste di semplici francobolli alle bustine di calciatori e non solo, è nato un mito globale. La storia dei Panini non è soltanto la celebrazione dell’ingegno imprenditoriale. Dietro e dentro quegli album, tra le pagine delle raccolte, si raduna un sentimento nazionalpopolare. L’idea che nulla sia impossibile, quando la laboriosità si somma all’estro, quando la fantasia si unisce alla concretezza, quando l’immaginazione va al potere e trasforma la realtà, migliorandola. Dal fascismo all’Emilia rossa, da Enzo Ferrari a Gianni Rivera, da Giuseppe Garibaldi a Star Wars, da Muhammad Ali a Sandokan, i Panini hanno raccolto in un’unica, ideale gigantesca figurina la storia d’Italia e del resto del mondo. Lo hanno fatto a Modena, trasformandola nella capitale planetaria del collezionismo. Questo libro ripercorre l’avventura di una dinastia che si è fatta “brand”, sempre conservando un nobile attaccamento alle radici. «Panini sta all’Italia – scrive Walter Veltroni nella prefazione all’opera di Leo Turrini – come Disney sta alla America». E senza avere nulla da invidiare.