Il Bancarella Cucina al libro che smonta le fake news dell’alimentazione
Si è dovuto attendere la lettura dell’ultima scheda, da parte del notaio Sara Rivieri, per conoscere il vincitore della tredicesima edizione del Bancarella Cucina. Finale thrilling, dunque, quello vissuto al teatro della Rosa di Pontremoli, con ben tre volumi che si sono giocati il successo in un’alternanza di sorpassi e contro sorpassi man mano che si dava lettura dei 70 voti (ogni scheda dei giurati indicava tre preferenze) pervenuti alla giuria del premio.
Alla fine il successo ha sorriso a Marcello Ticca che con il suo “Miraggi alimentari, 99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo” (edizione Laterza) ha ottenuto 43 preferenza dai parte dei librai e dei giurai del Premio. Giusto un voto in più rispetto alle 42 preferenze ottenute da “A tavola coi re” (edizioni Sellerio) scritto da Francesca Sgorbati Bosi. A chiudere il podio, con 40 voti, “Alla tavola della longevità” (edizioni Vallardi) di Valter Longo.
A seguire, con 34 preferenze, “Altri grani altri pani” (edizioni Guido Tommasi) di Laura Lazzaroni, ma l’autrice ha potuto consolarsi del mancato successo al Bancarella Cucina con la vittoria del “Premio Spilucco”, organizzato in collaborazione con il Tourday, con i partecipanti alla manifestazione che segnalavano la copertina più bella. Il libro della Lazzaroni ha ottenuto 157 voti sugli oltre 600 pervenuti alla Legatoria Artigiana.
Tornando invece ai voti del Bancarella Cucina al quinto posto si classifica “Senza dolce non è vita” (edizioni Piemme) di Luigi Biasetto con 26 voti ed infine, con 19 preferenze, “A tavola con Papa Francesco. Il cibo nella vita di Jorge Mario Bergoglio” (edizioni Mondadori) scritto da Roberto Alborghetti. Insomma, nell’epoca delle fake news, ha avuto successo questo libro utile per difendersi dalla cattiva informazione, anche nel campo alimentare, che ha convinto i giurati del Bancarella con il professor Marcello Ticca, uno dei massimi esperti italiani di alimentazione, che accompagna il lettore in un viaggio in cui prova a sfatare (o almeno a ridimensionare) alcuni luoghi comuni (alcuni antichi, altri sorti in epoca più recente) che riguardano il piacere quotidiano del mangiare.
«Perché spesso – ha dichiarato lo stesso Ticca – una notizia lanciata senza alcun riscontro si diffonde in mezz’ora e talvolta non bastano anni di documentazioni e prove per sradicarle dall’animo delle persone». Lo spoglio delle schede è stato preceduto dal dibattito tavola rotonda, condotto con simpatia ed ironia dalla presentatrice Catena Fiorello che si è intrattenuta in un piacevole confronto con gli scrittori finalisti in una lunga ed appassionata riflessione sul mondo della gastronomia e della cucina. E del resto la riflessione sul legame profondo tra importanza dell’alimentazione, della salute, ma anche del rispetto delle proprie tradizioni e delle proprie origine lo aveva offerto anche il sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, nel suo saluto introduttivo alla manifestazione. E Gianni Tarantola, presidente della Fondazione “Città del libro” l’associazione che organizza il Bancarella ha rivendicato l’importanza di questo premio “che amo e che continua a crescere”.
La manifestazione si è aperta con la consegna, da parte dell’onorevole Cosimo Maria Ferri, del “Premio Pontremoli per la cucina fra tradizione, innovazione e ricerca” al Gruppo Casillo per l’innovazione dei processi, l’attività di ricerca e sviluppo per proporre una pasta alle persone intolleranti o allergiche al glutine. —
RICCARDO SORDI
Fonte: IL TIRRENO del