Il respiro del vino
Luigi moio
EDITORE: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2016
GENERE: cucina
TRAMA:
Vi parlerò di quel profumo coinvolgente, di quel suo respiro trattenuto, al quale è impossibile opporre resistenza, che anticipa tutto ciò che si sente in bocca subito dopo aver avvicinato il bicchiere alle labbra. Di quel profumo che può essere un effetto del sole di un’alba radiosa o delle nuvole che precedono la pioggia. Di quel profumo che forse è l’aspetto sensoriale più straordinario del vino, perché è anche il linguaggio della sua composizione, della sua storia, delle sue tradizioni, dei territori in cui nasce e dei microclimi che ne accarezzano i giorni. Il vino è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda, perché ha nella sua natura più profonda le tracce della terra, dei fiori, dei frutti, delle spezie, del mare, della montagna, del vento, della luce e di tante altre cose che nobilmente rappresenta.
L’atto iniziale di chiunque si avvicini al vino è infatti quello di portare il calice al proprio naso per sentirne il profumo, roteando delicatamente il bicchiere, affinché il vino in esso contenuto, simile alla Terra che ruota intorno al proprio asse, possa sprigionare la sua intimità olfattiva. Da quando esiste l’uomo, nella sua cultura gastronomica non c’è altra bevanda o cibo che preveda questo meraviglioso rituale di incontro tra sensibilità, natura ed emozione. È una gestualità mitica, quella legata al vino, che con la sua delicatezza ci aiuta a riappropriarci del nostro tempo e del nostro equilibrio interiore.
Sarò certamente felice, perciò, se voi gentili lettori, arrivati all’ultima pagina, riporrete soddisfatti e arricchiti questo mio libro e un attimo dopo vi lascerete prendere dalla curiosità di stappare un’ottima bottiglia del vino che preferite per scoprire l’invitante e meraviglioso mondo di profumi che vi è racchiuso.
SCHEDA DELL’AUTORE/AUTRICE:
Luigi Moio è professore ordinario di enologia presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Agrarie e il dottorato di ricerca in Scienze e Tecnologie Alimentari, ha completato la sua formazione specializzandosi presso il Laboratoire de Recherches sur les Arômes dell’Institut National de La Recherches Agronomique a Dijon, in Borgogna, dove ha lavorato per 4 anni. Dal 1998 è stato nominato esperto scientifico per il Ministero delle Politiche Agricole per la commissione Enologia presso l’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) a Parigi, e nel 2015 è stato eletto Presidente di questa commissione. È anche Accademico dei Georgofili e dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Luigi Moio è presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia e del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche dell’Università di Napoli. È responsabile della Sezione di Scienza della Vigna e del Vino e membro del Consiglio Scientifico della Scuola di Dottorato in Scienze Agrarie e Agroalimentari della stessa Università. Da oltre 25 anni, Luigi Moio si occupa degli aspetti sensoriali, biochimici e tecnologici dell’aroma del vino, con un focus particolare sugli aspetti tecnologici volti a esaltare e conservare l’originalità varietale del vino. È autore e co-autore di circa 250 pubblicazioni scientifiche. Considerato uno dei principali esperti italiani nel campo dell’enologia, i suoi studi hanno contribuito in modo significativo al recupero e alla valorizzazione di numerosi vitigni autoctoni del Mezzogiorno.